Leyenda...

… a journey with Emanuela Battigelli
and her harp

... un viaggio con Emanuela Battigelli
e la sua arpa

Artesuono 103/2011
Tournier, Satie, Prokofiev, Albeniz, Khachaturian, Chertok, Saint-Saens, Bartok, Poenitz and Brubeck

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TRACKLIST:
1. Sergej Prokofiev (1891-1953) Prelude op. 12 n.7 [02’20]
2-3. Aram Khatchaturian (1903-1978) Danse Orientale [02’44]
Toccata [03’17]
4. Erik Satie (1866-1925) Gnossienne I [04’26]
5. Franz Poenitz (1850-1913) Todestanz der Willys [08’21]
6. Nino Rota (1911-1979) Love theme from Romeo and Juliet [02’57]
7. Isaac Albeniz (1860-1909) Asturias (Leyenda) from Spanish Suite [07’48]
8-9. Marcel Tournier (1879-1951) Berceuse russe op.40 [03’21]
Lolita la danseuse op. 29 n.3 [02’33]
10. Camille Saint-Saëns (1835-1921) Fantaisie pour harpe op. 95 [08’44]
11-17. Béla Bartók (1881-1945) Román népi táncok (Romanian Folk Dances)
1. Joc cu bâta - Allegro moderato [1’20]
2. Brâul - Allegro [0’43]
3. Pe Loc - Andante [1’02]
4. Baciumeana - Molto moderato [0’53]
5. Poarga Româneasca - Allegro [0’39]
6. Maruntel Da Belenyes - Allegro [0’17]
7. Maruntel Da Nyagra - Più allegro [0’54]
18. Pearl Chertok (1918-1981) from Suite Around the clock: Harpicide at midnight [05’15]

 

REVIEWS:

Il Messaggero Veneto 3rd of June 2011, Review by Nicola Cossar (in italian):
Leyenda magico viaggio con l’arpa di Emanuela

Leyenda ci ricorda una pietra miliare che Isaac Albeniz agli inizi del Novecento donò alla letteratura musicale immortale con il più conosciuto titolo di Asturias. Ci ricorda, parimenti, una solarità unica, iberica e mediterranea, assieme ad un approccio festoso quanto rispettoso alla musica che attinge al sentire popolare. Leyenda è anche il titolo del nuovo e smagliante album solo di Emanuela Battigelli, arpista gemonese di nascita, tarcentina di elezione e cittadina del mondo per il suo luminoso percorso artistico, che, completati gli studi a Udine e Tel Aviv, l’ha vista esibirsi diretta da maestri come Barenboim, Metha, Rattle (Berliner Philharmoniker) e Dudamel. Dopo il viaggio alle radici della musica irlandese (A fairy’s love song, album del 2009), Emanuela sforna Leyenda, un disco – che presenterà stasera, alle 20.30, al Museo carnico di Tolmezzo- in cui troviamo tutti i suoi amori: da Prokofiev a Satie, da Poenitz (interessantissimo) a Rota, dal citato Albeniz a Bartok, da Chertok (grande scoperta!) al jazz di Paul Desmond (Take five in forma di ghost track). Un viaggio unico, che dobbiamo alla perfetta registrazione firmata da Stefano Amerio negli studi Artesuono di Cavalicco e, soprattutto, ad un talento cristallino come quello di Manu, seria, attenta, votata ad uno studio che significa anche rielaborazione personale delle pagine, scelte ritmiche appropriate, un senso armonico innato. Lo testimonia ogni solco del disco. Prima di suonare nel suo Conservatorio (sarà al Tomadini il 10 giugno) e alla Fenice (L’oro del Reno dal 15), Emanuela Battigelli oggi torna in Carnia (insegna proprio alla scuola di musica di Tolmezzo). Un ritorno fra amici in un ambiente didattico, artistico e umano prezioso dove seminare talenti, sulle corde della sua magica arpa. (n.c.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Gazzettino 7th of May 2011, Review by Daniela Bonitatibus (in italian):
MUSICA Domani suona alla Feltrinelli di Udine
L’arpa di Emanuela Battigelli in un cd sereno e avvincente

“ La nuova produzione discografica di Emanuela Battigelli affascina già dalla copertina: le infinite gradazioni di un verde senza confini (l’opera è della pittrice svizzera Judith Stahl Schidlowsky) sono il preludio per un ascolto sereno di un’ora di musica. Le 18 tracce, tutte originali per arpa solista o adattate con naturalezza allo strumento, sono stese nel booklet libere da vincoli cronologici, tutte comunque relative ad autori nati tra Otto e Novecento. «Leyenda» è un viaggio immaginario in terre vicine e lontane, accompagnato da stati d’animo e sonorità cangianti. Inciso negli studi Artesuono con la supervisione di Stefano Amerio e presentato ufficialmente nell’Auditorium «La Galatiere» di Coseano, il cd della trentenne gemonese (diplomata al Tomadini di Udine con Patrizia Tassini e perfezionata all’Università di Tel Aviv) si apre con il delicato Prelude di Sergej Prokofiev e prosegue con pagine di Aram Khatchaturian, Eric Satie, Franz Poenitz, Nino Rota, Isaac Albeniz, Berceuse e Marcel Tournier, Camille Saint.Saens e Bela Bartok, per concludersi con i toni rock dell’avvincente «Harpicide at Midnight» di Pearl Chertok.
Un altro traguardo quindi per la nostra Emanuela, che continua una carriera brillante: si è infatti già esibita con alcune fra le più importanti orchestre a livello mondiale quali Berliner Philharmoniker, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e Orchestra del Teatro alla Scala, sotto la direzione di Daniel Barenboim, Zubin Mehta, Simon Rattle e Gustavo Dudamel.
Intanto domani, alle ore 18 presso la Libreria La Feltrinelli di Udine a ingresso libero, il disco sarà presentato con un breve concerto, cui seguirà l’incontro con il pubblico, nel quale verranno eseguiti alcuni brani. ”
© riproduzione riservata

29th of April 2011 Interview on Radio RAI1 by Orietta Fossati and Sergio Cimarosti
Direction: Angela Rojac

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Recorded, mixed and mastered by Stefano Amerio in May 2010 and March 2011
Graphics by Massimo Cum for Webintre
Cover image by Judith Stahl Schidlowsky: Wandering oil con canvas
Photos by Cesare Bellafronte